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PER L’INSERIMENTO SCOLASTICO DEGLI STUDENTI DISABILI NELLE SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO

Il tutor si afferma nell’Accordo provinciale di programma, “corrispondente ad una figura dalla forte carica relazionale ed educativa, in grado di prendersi cura delle persone coetanee (o quasi) in difficoltà, per aiutarle a crescere sul piano sociale e personale; il tutor facilità l’apprendimento dello studente disabile nella classe, nelle attività di laboratorio, nei compiti a casa e facilita l’integrazione sociale e scolastica nel gruppo dei ragazzi sia a scuola, sia in altri contesti extrascolastici”.

I destinatari di questo progetto sono alunni diversamente abili che durante il percorso scolastico evidenziano la necessità di un ulteriore affiancamento, non solo per quanto concerne le attività didattiche.

I tutors sono studenti o ex studenti di codesto o altri Istituti o studenti universitari o neo-laureati.

Le finalità del progetto convergono tutte nell'attribuire un ulteriore aiuto ai ragazzi diversamente abili iscritti nei diversi settori del nostro Istituto. Il progetto offre un ulteriore supporto e stimolo educativo-didattico per il perseguimento degli obiettivi indicati nel progetto educativo individuale definito dal C.d.C. per migliorare l'inserimento, l'integrazione e l'autonomia degli alunni diversamente abili.

In particolare:

  • potenziare le capacità e le competenze di studio e relazionali degli alunni;
  • promuovere la loro fiducia e autostima aiutandoli a superare le difficoltà legate allo studio e più in generale alla gestione della vita quotidiana, favorendo rapporti di relazione e di socializzazione;
  • organizzare attraverso forme di accompagnamento il tempo libero, valorizzando le opportunità presenti nella comunità di appartenenza (cinema/teatro, biblioteca, sport, momenti conviviali, ecc.);
  • instaurare una relazione di collaborazione e amicizia nella prospettiva della costruzione del progetto di vita. Il tutor si affianca agli altri operatori della scuola, degli Enti Locali, dell'A.U.S.L. impegnati a progettare e realizzare il percorso di crescita culturale, sociale e affettiva degli alunni in difficoltà.

Il tutor si prende cura dello studente con disabilità, svolge compiti di integrazione in ambito scolastico e nei contesti extrascolastici, di facilitazione nell'apprendimento e nello studio: a scuola (in aula e negli impegni richiesti nei laboratori e negli altri spazi), nonché nell'aiuto nello svolgimento di compiti e attività a casa

INTERVENTI DIDATTICO EDUCATIVI DI recupero

l’attività didattica, impegnata a fornire a tutti gli studenti pari opportunità formative, si incentra anche su iniziative di sostegno e di recupero che consentano ad allievi in situazioni di svantaggio di colmare le carenze e riallinearsi con le fasce di livello positivo; comunque, le attività programmate saranno attente nell’applicazione della normativa vigente e nel rispetto del Decreto Ministeriale n. 80 del 03 ottobre 2007.

Le attività di recupero sono incentrate sull’acquisizione di contenuti e saperi specifici delle diverse aree disciplinari e vengono realizzate in due momenti nel corso dell’anno: la prima dopo gli scrutini del trimestre e la seconda dopo gli scrutini del pentamestre. Ciascun consiglio di classe, in sede di scrutinio, in base agli esiti della valutazione, individua gli alunni destinatari degli interventi, le carenze e le modalità di realizzazione dei corsi, nonché il numero di ore di recupero da assegnare a ciascuna disciplina.

Le attività di sostegno al successo scolastico sono incentrate sull’acquisizione e sul potenziamento del metodo di studio, esse hanno un carattere interdisciplinare e multidisciplinare e si attuano mediante le seguenti modalità:

  • Attività di recupero “in itinere” da svolgersi in orario curriculare per gruppi di livello. In questo ambito i Consigli di Classe possono lavorare sugli obiettivi trasversali (sviluppo delle abilità di lettura, scrittura, comprensione e produzione orale, sviluppo delle abilità di analisi e di sintesi), sostenere il lavoro a casa, indicando corrette modalità di studio, concordare alcuni giorni di sospensione dell’avanzamento dei programmi per organizzare, in classe, forme di studio guidate.
  • Durante tutto l’anno scolastico si organizzeranno, in orario extracurricolare e solo in casi eccezionali (viste le scarse disponibilità economiche), interventi didattici educativi integrativi, strutturati per discipline ed approvati dal Consiglio di Classe, per gli studenti che non abbiano raggiunto gli obiettivi minimi di contenuto e formativi, prefissati. Tali attività, rivolte a gruppi ristretti di alunni, consentiranno una migliore individuazione dei dubbi e delle difficoltà di ognuno. Gli interventi integrativi potranno anche prevedere, attività di potenziamento disciplinari.
  • Nel periodo compreso fra la fine del mese di giugno e l’inizio di luglio verranno organizzati corsi di recupero per gli studenti soggetti a sospensione del giudizio. Nella prima settimana di settembre si programmeranno le diverse prove di verifica.

L’ O.M.92/07 del MIUR prevede attività di recupero predisposte dalla scuola sulla base di criteri didattico-metodologici definiti dal Collegio dei docenti e approvate dal Consiglio d’Istituto. Oltre gli interventi di sostegno che hanno lo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico, la scuola deve realizzare attività di recupero per gli studenti che riportano voti insufficienti a fine trimestre e per gli studenti per i quali in sede di scrutinio finale il Consiglio di classe deliberi di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva. Per facilitare l’organizzazione i corsi attivati saranno pluriclasse. L’attività di recupero potrà essere effettuata anche con l’attivazione di sportelli didattici.

INIZIATIVE PER VALORIZZARE LE ECCELLENZE

Al fine di valorizzare gli studenti che evidenziano ottime potenzialità accompagnate da impegno e motivazione, l’Istituto promuove attività significative che tendono ad incentivare lo studio, la partecipazione e l’interesse di tutti e a creare un positivo clima di emulazione.

A tale riguardo l’Istituto partecipa alle Olimpiadi di matematica e di chimica, organizzate con gare interne alla scuola, gare provinciali, gare nazionali.

 

 

 

CRITERI DI VALUTAZIONE E PERCORSI PERSONALIZZATI PER ALUNNI STRANIERI CON LIMITATA O NULLA COMPETENZA DELLA LINGUA ITALIANA

Linee guida per la valutazione di allieve/i  non italofone/i

TRIMESTRE

Ipotesi A

Lo studente non ha ancora raggiunto la conoscenza linguistica sufficiente per affrontare l'apprendimento di contenuti anche semplificati

  1. Il Consiglio di classe decide di non valutarlo. In questo caso si potrà assegnare NC o SV sulla scheda, spiegandone la motivazione a verbale; per es. la valutazione non può essere espressa in   quanto l'alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana.
  2. Il Consiglio di classe preferisce esprimere comunque una valutazione, su proposta dei docenti. Anche in questo caso è opportuno riportare a verbale una motivazione; per es. : la valutazione fa riferimento ad un percorso personale di apprendimento, in quanto l'alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana.

Ipotesi B     

Lo studente è in grado di affrontare i contenuti delle discipline curricolari, se opportunamente selezionatiindividuando i nuclei tematici fondamentali, in modo da permettere il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione. In questo caso l'insegnante valuterà le competenze raggiunte dall'allievo rispetto agli obiettivi minimi previsti per la classe. Nel caso in cui gli alunni abbiano una buona conoscenza di una lingua straniera (inglese, francese) essa potrà fungere, in un primo tempo, come lingua veicolare per l'acquisizione e l’esposizione di contenuti, previa la predisposizione di opportuni materiali.

Ipotesi C

Lo studente non ha alcuna difficoltà di comprensione, né della lingua parlata né della lingua scritta, quindi può essere valutato normalmente.

PENTAMESTRE

SCRUTINIO FINALE

  • CLASSE PRIMA

Per le  classi prime, indipendentemente dal numero delle materie non sufficienti, il Consiglio di classe dovrà valutare attentamente le potenzialità di recupero di ciascun alunno una volta acquisiti gli indispensabili strumenti linguistici, ammettendolo alla classe successiva nel caso tale valutazione risulti positiva. A tal fine si precisa che:

II  raggiungimento  del   livello A2  del  Quadro Comune   Europeo  di riferimento per le  Lingue (vedi pag. 3) può essere considerato uno degli indicatori positivi  per la continuazione del percorso scolastico, insieme naturalmente all'impegno dimostrato e alla regolarità nella frequenza a scuola e ai corsi di alfabetizzazione.

  • CLASSE SECONDA

 

Le stesse modalità sono valide anche per le classi seconde, tenendo presenti le maggiori abilità che la classe terza richiede. A tal fine si precisa che:

II raggiungimento  del livello B1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le Lingue può essere considerato uno degli indicatori positivi per la continuazione del percorso scolastico.

  • CLASSE TERZA

Al termine della classe terza, gli allievi che abbiano frequentato almeno due anni presso il nostro Istituto potranno accedere alla classe successiva secondo le stesse modalità previste per gli altri allievi. Per gli allievi neo-arrivati il consiglio di classe valuterà le reali potenzialità e il progresso linguistico fatto nel corso dell’anno, anche tenendo conto della lingua di provenienza. Il Consiglio di classe è invitato a incoraggiare allievi/e che hanno dimostrato capacità e determinazione e a concentrare la valutazione su nuclei di abilità e conoscenze effettivamente necessarie per l’accesso alla classe successiva.

 

Art.2 Valutazione del comportamento degli studenti ((D.L. 137 dell’1 settembre 2008))

  1. Fermo restando quanto previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività e agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori dalla propria sede.
  2. A decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è espressa in decimi.
  3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. Ferma l’applicazione della presente disposizione dall’inizio dell’anno scolastico di cui al comma 2, con decreto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto insufficiente, nonché eventuali modalità applicative del presente articolo.

Da quanto sopra riportato ne consegue che è compito del Consiglio di Classe attribuire ad ogni alunno, in sede di scrutinio, il voto di condotta prendendo in considerazione il comportamento del medesimo durante tutto il periodo di permanenza a scuola, valutando anche la partecipazione alle attività e agli interventi educativi, compresi quelli realizzati fuori dalla sede scolastica nel caso in cui lo studente non abbia avuto un percorso di studi regolare.

“La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente. La valutazione del comportamento, espressa (se necessario anche a maggioranza) in sede di scrutinio finale dal Consiglio di Classe, corrispondente ad un votazione inferiore ai sei decimi, comporta la non ammissione dell’allievo all’anno successivo e all’esame conclusivo del ciclo. Restano ferme le disposizioni previste dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria e delle successive modificazioni e integrazioni (nota ministeriale del 31 luglio 2008 prot. n. 3602/PO) ....la valutazione relativa al comportamento ha anche valenza formativa (Cfr. circolare ministeriale n.100 prot. n. 12809/R.U.U. del 11 dicembre 2008), facendo riferimento alla tabella sulle Infrazioni disciplinari e relative sanzioni.

 

CONODOTTA

Valutazioni In Decimi

   
   
   
   
   
   

 

 
 

Vista la C.M. 110 del 14 dicembre 2007.

Visto il D.M. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e il bullismo”.

Visto il D.M. 30 del 15 marzo 2007 “Linee d’indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”.

Visto il Nuovo Statuto delle Studentesse e degli Studenti.

Visto il Regolamento d’Istituto.

Visto il regolamento del 31 Luglio 2008.

Si propone il seguente patto educativo di corresponsabilità per la definizione di diritti e doveri nel rapporto tra scuola, studenti e genitori.

 

I Docenti si impegnano a:

  • Creare a scuola un clima di cooperazione, correttezza e armonia;
  • Rispettare il proprio orario di servizio;
  • Far conoscere alle proprie classi la programmazione, gli obiettivi, i criteri di valutazione;
  • Garantire la vigilanza;
  • Ricevere i genitori, compatibilmente con il proprio orario di servizio;
  • Non utilizzare i telefoni cellulari in orario scolastico;
  • Segnalare eventuali danni alle attrezzature, ai laboratori e agli ambienti scolastici;
  • Rispettare le norme previste dal Regolamento d’Istituto.

Gli studenti si impegnano a:

  • Prendere conoscenza dei diritti e doveri previsti dallo Statuto degli studenti e delle studentesse;
  • Rispettare i docenti, il personale ATA, i compagni;
  • Rispettare ambienti e attrezzature;
  • Attuare comportamenti adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri;
  • Rispettare l’orario di inizio delle lezioni e dei cambi d’ora;
  • Giustificare puntualmente le assenze e i ritardi;
  • Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti dei docenti, del personale ATA, dei compagni;
  • Non utilizzare i telefoni cellulari, tenendoli spenti, in orario di lezione, né utilizzare altre attrezzature ludiche;
  • Rispettare le norme previste dal Regolamento d’Istituto;
  • Rispettare nell’abbigliamento il decoro dovuto ad un ambiente di studio.

Le famiglie si impegnano a :

  • Condividere e sottoscrivere norme e regole dell’Istituzione scolastica;
  • Mantenere costanti contatti con l’Istituzione;
  • Far rispettare ai propri figli l’orario di ingresso a scuola e limitare le uscite anticipate;
  • Giustificare puntualmente le assenze;
  • Vigilare affinché i figli frequentino la scuola forniti del materiale necessario;
  • Vigilare affinché i figli rispettino nell’abbigliamento il decoro dovuto ad un ambiente di studio:
  • Assumere in prima persona la responsabilità dell’operato dei propri figli se essi recano danni a persone e/o alle strutture scolastiche;
  • Risarcire economicamente i danni arrecati dai propri figli.