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AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DOCENTI

Il Consiglio di Istituto dell' I.I.S. "incoraggia” la partecipazione degli insegnanti ai corsi di aggiornamento, a convegni e congressi.

Saranno tenute in debita considerazioni le indicazioni ministeriali tese a valorizzare tutte le risorse presenti sul territorio comunque fruibili, allo scopo di generare sinergie e di usare efficientemente gli scarsi mezzi finanziari disponibili. In conformità con tale orientamento, il Collegio Docenti invita gli insegnanti a partecipare ad attività di formazione ed aggiornamento interne ed esterne all’Istituto purché rispecchino i seguenti indicatori:

  • Iniziative promosse direttamente dalla stessa Amministrazione Scolastica, tanto dagli uffici nazionali, quanto da quelli dell’USR o anche dall’Ufficio Territoriale XXVI.
  • Adesione ad attività di aggiornamento di cui il nostro stesso Istituto si faccia promotore da solo o in accordo con Enti, Associazioni, o altre scuole.
  • Partecipazione ad attività organizzate da Enti naturalmente preposti alla formazione, come le Università italiane o straniere o altri soggetti accreditati o qualificati.
  • Incoraggiare il processo di autoformazione degli insegnanti, individuale o di gruppo, anche con prodotti multimediali o tramite le offerte formative reperibili in rete.
  • Le certificazioni legittime delle attività com­piute, rilasciate dagli Enti promotori, saranno acquisite nel fascicolo personale di ciascuno.

Individuazione delle esigenze formative.

Gli incontri di insegnanti per disciplina o per discipline affini sono ritenuti essere il momento più significativo per l’individuazione dei bisogni formativi dei singoli docenti.

Verranno prese anche in esame le linee di fondo proposte dalla stessa Ammini­strazione scolastica.

Può tuttavia succedere che maturi la consapevolezza dell’utilità di un processo formativo nel corso dell’anno scolastico, sollecitata dal verificarsi di eventi o dal presentarsi di offerte d’aggiornamento specifiche: in tale caso si provvederà ad approvare un’integrazione del presente Piano.

 

PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI ALLA GESTIONE DELLA VITA SCOLASTICA

Gli studenti dell’Istituto non hanno soltanto il ruolo di “utenti del servizio scolastico” anche perché sono una componente della vita scolastica a tutti gli effetti  con pari dignità rispetto alle altre componenti della vita scolastica (genitori, personale docente, personale ATA).

I rappresentanti degli studenti,  eletti all’inizio dell’anno scolastico, possono convocare il comitato studentesco di cui sono Parte attiva, le assemblee di classe e di Istituto con scadenza mensile

L’IIS “L. Nobili” ha sempre fondato il suo progetto e la sua azione educativa anche sulla qualità delle relazioni insegnante - studente. Il Dirigente scolastico e i docenti, nel rispetto delle modalità previste dal regolamento di Istituto, si adoperano al fine di attivare, con gli alunni, un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza. Ecco quindi la loro partecipazione attiva al Consiglio d’Istituto, ai Consigli di classe, alla Consulta.

La scuola, comunque, si attiene a quanto indicato nello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria emanato nel 1998 in cui all’art. 2 si ribadisce che” Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola”. Infatti compito dell’Istituto è anche quello di contribuire allo sviluppo della personalità del giovane anche attraverso una partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola (art. 2 dello statuto).

A inizio anno scolastico ogni docente stabilisce, con gli studenti, un Contratto formativo conforme a quanto sotto indicato:

PREMESSA:

Presentazione delle finalità, obiettivi e contenuti della disciplina.

Argomenti del contratto:

  • Le varie modalità di svolgimento delle lezioni (teoriche, di laboratorio…) e dei tipi di esercitazioni che si terranno in classe.
  • Verifiche scritte e orali: numero, modalità, tempi di consegna delle prove scritte.
  • Il comportamento da tenere in classe e in laboratorio.
  • Il metodo di studio da utilizzare a casa.
  • Procedimento consigliabile per mettersi in pari dopo un’assenza.
  • Come fare quando non si comprende un argomento o non si riescono a fare i compiti assegnati.
  • Modalità di effettuazione delle azioni di sostegno o di recupero che si rendessero necessarie.
  • Eventuali attività integrative o di approfondimento compatibili con le tematiche della disciplina.

 

VALUTAZIONE

CRITERI DI VALUTAZIONE

I criteri di valutazione delle competenze, della partecipazione e del metodo di studio di ciascun alunno, sono i seguenti:

PARTECIPAZIONE:

Per partecipazione si deve intendere la capacità dello studente di relazionarsi con la vita della classe e di contribuire al dialogo educativo. Rientrano in questa voce, quindi, i seguenti elementi

  • Attenzione
  • Precisione nel mantenere gli impegni
  • Puntualità
  • Richieste di chiarimenti e proposte costruttive
  • Disponibilità alla collaborazione con il docente e con i compagni

La partecipazione è da intendersi positiva quando è qualificabile come: costruttiva attiva.

La partecipazione è da ritenersi negativa quando può essere definita: dispersiva, non costruttiva.

IMPEGNO

L’impegno (inteso come comportamento delle studente nell’adempimento dei propri doveri di studio) è positivo quando è valutabile come: notevole, soddisfacente, adeguato.

Il livello minimo è da intendersi come: accettabile (che sottintende una valutazione di sostanziale positività anche se con qualche riserva).

L’impegno quando è negativo è qualificabile come: debole o inesistente.

METODO DI STUDIO

La valutazione del metodo di studio si fonda sulla relazione della capacità dello studente di organizzare il proprio lavoro.

La valutazione è negativa quando il metodo di studio può essere definito: disorganizzato.

COMPETENZE

Conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, capacità valutative sono gli indicatori per una corretta valutazione degli obiettivi cognitivi raggiunti dagli studenti.

  • Conoscenza: l’apprendimento dei concetti, fenomeni, fatti, linguaggio specifico della disciplina.
  • Comprensione: apprendimento del significato e dei legami che mettono in relazione concetti diversi ma basilari.
  • Applicazione: capacità di trasferire gli elementi della conoscenza e della comprensione in contesti diversi rispetto a quelli di apprendimento.
  • Analisi: capacità di scomporre un concetto e fenomeno nei suoi elementi di base e capacità di individuare i legami tra i singoli elementi.
  • Sintesi: capacità di ricondurre ad un’unità gli elementi più semplici di un concetto.
  • Capacità di autovalutazione: allo studente viene richiesto autonomia di giudizio rispetto a situazioni che richiedono capacità di analisi, sintesi  oltre che a buone conoscenze.

In funzione del raggiungimento degli obiettivi sopra esposti la valutazione delle competenze può essere così sintetizzata.

Tabella di corrispondenza

COMPETENZE

Valutazione In Decimi

Obiettivi raggiunti in modo eccellente

10

Obiettivi raggiunti in modo completo

9

Obiettivi raggiunti in modo soddisfacente

8

Obiettivi raggiunti in modo complessivamente adeguato

7

Obiettivi minimi raggiunti

6

Obiettivi raggiunti parzialmente con lacune recuperabili

5

Obiettivi non raggiunti

4

Nessun obiettivo è stato raggiunto, rifiuto di una o più discipline

≤3

  • L’insegnamento della religione cattolica continuerà ad essere valutato mediante i tradizionali giudizi riportati su apposita scheda

Correzione delle verifiche

Deve essere chiara e accompagnata dalle griglie di valutazione. Il voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibile a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico - didattiche adottate dai docenti.
Per quanto attiene alle prove orali, scritte, strutturate e non, i singoli docenti comunicheranno agli studenti le relative griglie adottate nelle diverse prove disciplinari.

Valutazione finale

La valutazione finale è data dal livello di impegno, partecipazione, metodo di studio e competenze conseguite durante l’intero anno scolastico. Essa oltre a riferirsi al bagaglio culturale dello studente, valuta l’intera personalità dell’alunno e la progressione del cammino rispetto ai livelli di partenza e in relazione all’età.

 

FINALITÀ GENERALI DELL’IIS “L. Nobili”

Le finalità generali che l’Istituto si pone sono tutte protese a creare un ambiente di apprendimento favorevole in cui gli studenti ritrovino stimoli, oltre che per una crescita culturale anche per un proprio sviluppo formativo.

A tal proposito è stato istituito uno spazio in cui studenti, genitori, docenti e ATA potranno usufruire di consulenza psicologica, rispetto ai problemi scolastici di relazione con i compagni o i professori della classe, ma anche difficoltà che escono dalla dimensione scolastica.

(Free Student Box)

Pertanto le finalità generali condivise dal Collegio Docenti sono sintetizzabili nei seguenti punti:

  • Formare cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri verso sé stessi e la società favorendo la formazione umana e critica degli studenti, affinché possano leggere criticamente la realtà in cui si trovano a vivere.

  • Promuovere il successo formativo di ogni studente: fondamentale, per questo Istituto è il lavoro in classe, la relazione docente-studente nonché l’attenzione dei docenti ai contenuti ed ai metodi di lavoro.

  • Fornire agli studenti competenze, conoscenze ed abilità che permettano loro di saper scegliere, al termine del percorso scolastico, in modo autonomo, il proseguimento degli studi all’Università o l’inserimento in attività lavorative.

  • Promuovere la cultura tecnica e scientifica, certi che il saper fare sia un dato di cultura generale e la tecnica uno dei percorsi attraverso cui la cultura si determina e si afferma.

  • Valorizzare e stimolare l’innovazione didattica per renderla sempre più finalizzata ai bisogni degli studenti e a processi operativi condivisi.

  • Promuovere l’interesse verso “il nuovo” al fine di poterlo confrontare con la realtà e, favorirne la ricaduta.

  • Promuovere la conoscenza delle lingue straniere sempre più utili nell’inserimento nel mondo del lavoro.

  • Favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili e di quelli con disturbi di apprendimento ritenendolo un momento estremamente formativo e di grande opportunità educativa anche per tutti gli studenti dell’Istituto.

  • Favorire l’inserimento di stranieri considerando che nella popolazione scolastica sono sempre più presenti ragazzi provenienti da altre realtà e culture e limitati nella conoscenza della lingua italiana.

COMMISSIONI DI STUDIO/LAVORO - FUNZIONI STRUMENTALI

A garanzia della realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, il Contratto collettivo nazionale del 9 giugno 1999, prevede, per ogni Istituto, l’individuazione di figure con specifiche funzioni-obiettivo riferite ad aree quali la gestione del piano dell’offerta formativa, il sostegno al lavoro dei docenti, interventi e servizi per gli studenti.

Si tratta dunque di figure di servizio all’insegnamento ed al funzionamento della scuola, efficaci nella misura in cui rispecchiano concretamente il senso della proposta formativa del singolo Istituto. Tali funzioni sono identificate ed attribuite dal Collegio dei docenti in coerenza con gli specifici piani dell’offerta formativa. L’attività dell’Istituto viene svolta e garantita nella sua qualità formativo - culturale dalla dirigenza con proficua e costruttiva collaborazione dei docenti quali membri delle diverse commissioni al fine di perseguire un risultato positivo per l’intera attività. Tali Commissioni, formate da un numero variabile di docenti e coordinate dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, operano in piena autonomia culturale e didattica, ma sono disponibili ad interagire tra loro, qualora se ne dovesse manifestare la necessità. L’aspetto operativo troverà poi l’approvazione della Dirigenza o degli organi collegiali competenti a seconda degli ambiti di riferimento.